20 febbraio 2012

Quinoa con zucchine e miso

Se ve lo state chiedendo la quinoa è una pianta originaria del Sud America, sembra un cereale ma in realtà appartiene alla famiglia di spinaci e bietola. Contiene proteine, vitamine B, C ed E, sali minerali e aminoacidi ma è priva di glutine.
È un alimento versatile che si presta perfettamente per i piatti unici.

Quindi metti una sera in cui il frigo piange, la dispensa pure, non hai scongelato nulla ma dovrai pur nutrirti… aggiungiamo anche l’entusiasmo ancora fresco per l’entrata del miso nella mia vita e questo è il risultato:
  •   60 g di quinoa
  • Mezza zucchina
  • Olio e.v.
  • Porro o cipolla q.b.
  • 1 cucchiaino di miso
Per prima cosa ho sciacquato la quinoa e l’ho cotta 15 minuti in acqua senza aggiungere sale, nel mentre ho grattugiato la zucchina.
Una volta cotta e scolata la quinoa e ho preparato un leggero soffritto con olio e il porro a piacere a cui ho aggiunto la zucchina. Dopo qualche minuto di cottura (o molti minuti se preferite, va a gusto personale) aggiungiamo anche la quinoa, saltiamo e togliamo dal fuoco. Sciogliamo in un dito d’acqua calda il miso e condiamo il tutto.
Questo è quanto.



Ammetto la semplicità imbarazzante, ma a mia difesa posso dire che la quinoa mi piace un sacco quindi la apprezzo anche senza elaborazioni e che ancora una volta sono rimasta stupita da come il miso riesca ad arricchire anche i piatti più banali.

Mirta

19 febbraio 2012

Zuppa di Miso

Il Misoshiru è un piatto tipico della cucina giapponese che mi ha sempre affascinata. Il miso è un prodotto che deriva dalla fermentazione della soia con l’aggiunta di orzo o riso, è ricco di proteine vegetali, enzimi, vitamine B e acido linoleico.
Questa zuppa è molto semplice ma davvero ricca: oltre al miso infatti prevede l’uso di alghe che sono ricche vitamine B e C, calcio, magnesio e ferro.

Io sono rimasta abbastanza aderente alla ricetta base della zuppa, di solito si aggiungono alcune verdure di stagione, ma come sempre possiamo usare quello che più ci aggrada.
  • 1 tazza di acqua
  • 1 porro piccolo
  • 1 foglia di bietola (o un’altra foglia verde)
  • 1 pezzetto di alga wakame (2-3 cm circa)
  • 1 cucchiaino di miso
  • 1 cucchiaino di succo di zenzero
Per prima cosa ho messo a bagno in un pochino di acqua l’alga wakame dove rimane abbandonata a se stessa per una decina di minuti. Nel mentre ho affettato finemente il porro e la bietola, poi li ho messi in pentola con la tazza di acqua e, una volta ammorbidita, ho aggiunto anche l’alga tagliata a pezzetti  insieme all'acqua di ammollo.
Portiamo a ebollizione e lasciamo cuocere dieci minuti.
A fine cottura si aggiungono il succo di zenzero e il miso (di riso nel mio caso) sciolto a parte con un po’ di acqua per evitare grumi.
Per ottenere il succo di zenzero basta grattugiarlo e spremerlo con un telo o tra due cucchiai.
È importante non fare bollire il miso per preservare tutti gli enzimi e sarebbe meglio sceglierlo non pastorizzato per lo stesso motivo.



Oltre a essere una meraviglia dal punto di vista nutrizionale questa zuppa sazia, scalda ed è buona. A qualcuno magari può sembrare strana l’idea di mangiare alghe ma le wakame sono quelle dal gusto più delicato e quindi si prestano perfettamente a un primo approccio.

Mirta

13 febbraio 2012

Hamburger di Ceci

Siccome il titolo descrive abbastanza efficacemente il soggetto partirei con gli ingredienti:

  • 1 scatola di ceci
  • 2 fette di pan carré
  • 1 cucchiaino di senape
  • 1 cucchiaino di tahina
  • zenzero fresco
  •   prezzemolo
  • sale
  •   pepe
  • latte di soia q.b.

Per prima cosa ho sciacquato e scolato i ceci, poi ho eliminato i bordi delle fette di pan carré e le ho ammorbidite con un goccio di latte di soia.
A questo punto ho trasferito i ceci nel frullatore col pane, ho aggiunto senape, tahina, prezzemolo, sale, pepe e zenzero grattugiato a piacere; poi ho frullato tutto fino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo.

Chi non è vegano può aggiungere 1 uovo e usare il latte vaccino per ammorbidire il pan carré.

Ho lasciato l'impasto abbastanza morbido perché in passato alcune preparazioni risultavano asciutte e stoppose, quindi li preferisco più delicati da maneggiare ma più buoni una volta cotti!




Con queste dosi sono riuscita a fare 3 hamburger con l'apposito stampo (e l'apposita pellicolina per non farli incollare allo stampo). 
Vengono benissimo anche se fatti a mano ovviamente, a questo punto si possono cuocere su una piastra o in una padella antiaderente oppure si possono congelare.
Dopo averli cotti io li mangio da soli, ma l'idea di metterli in un panino con maionese, insalata e pomodoro promette davvero bene.
:)

Mirta