26 luglio 2011

Hana yori dango, dicono :)

La mia fascinazione per il paese del sol levante mi ha portata a sperimentare un dolcetto della tradizione giapponese.
Per chi non li avesse mai sentiti nominare i dango sono palline a base di farina di riso infilzate su uno spiedino, che spesso appaiono nei manga e negli anime.

Ne esistono diverse varianti, colorati o bianchi, a volte piccanti ma generalmente dolci.

Li ho rincontrati per caso googolando qua e là e mi sono chiesta come si faranno mai?
Leggendo varie ricette ho scoperto che sono abbastanza semplici da fare e che ci sono fondamentalmente due metodi di preparazione.

Seguendo il primo si suddivide l'impasto in palline e le si fa bollire in acqua finché non galleggiano (come gli gnocchi), il secondo invece prevede una prima cottura a vapore dell'impasto, un rimpasto successivo da cui si ricavano le palline definitive e una passata sulla piastra finale.
Ora, quale dei due metodi avrò mai scelto?
Il secondo... c'è anche da chiederlo?

Quindi ho impastato...

ho cotto al vapore

ho impastato nuovamente aggiungendo del cacao a metà impasto (e che fatica amalgamare il tutto!)

piastrato e condito

Da questo esperimento ho tratto 3 conclusioni:
  1.   I dango non sono affatto male
  2.   Se voglio aggiungere qualcosa è meglio farlo prima di cuocere al vapore (che volpona…  -_-)
  3. Col cavolo che li rifaccio col metodo tradizionale! La prossima volta li calo come gnocchi in acqua bollente e via! 
:D

Mirta


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